Da giovedì 11 aprile torna al Lux il cinema d’essai

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Con otto viaggi in doppia serata al giovedì e al venerdì alle ore 21 presentati dal circolo Méliès. Abbonamento 18 euro. Attesi in sala i registi Edoardo Morabito e  Federico Bondi. La nuova iniziativa dell'Agenda 2027

Data:

02 Aprile 2024

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Da giovedì 11 aprile  al Lux il cinema d’essai per la terza rassegna stagionale, quella primaverile con otto viaggi in doppia serata al giovedì e al venerdì alle ore 21
Da giovedì 11 aprile al Lux il cinema d’essai per la terza rassegna stagionale, quella primaverile con otto viaggi in doppia serata al giovedì e al venerdì alle ore 21
Torna da giovedì 11 aprile  al Lux il cinema d’essai per la terza rassegna stagionale, quella primaverile con otto viaggi in doppia serata al giovedì e al venerdì alle ore 21.

L’abbonamento costa 18 euro (compresa la tessera associativa ANCCI-Méliès stagione 2023-24); il biglietto singolo 6 euro a spettacolo. È possibile sottoscrivere l'abbonamento direttamente in sala, in occasione degli spettacoli di rassegna. Confermati i servizi che ormai segnano la differenza del Circolo con le realtà simili: l'introduzione alla visione precedente la proiezione, la “ruota delle emozioni” applicata al cinema, la video-recensione in 180 secondi. Tante sorprese attendono i partecipanti al ciclo di proiezioni. I prezzi, decisamente competitivi, sono possibili grazie al supporto dei molti sponsor che hanno sostenuto l'attività del Circolo (l'elenco completo è disponibile sul sito www.cinemaluxbusca.it nella pagina "partnership").
Info: www.cineclubmelies.it  - direttivo@cineclubmelies.it - 349.1817658.
 
Si parte giovedì 11 e venerdì 12 aprile con “Perfect days” dell’apprezzato regista tedesco Wim Wenders, presentato a Cannes e vincitore di due premi (Miglior Attore e Premio della Giuria Ecumenica): Hirayama sembra perfettamente soddisfatto della sua semplice vita di addetto alle pulizie dei bagni di Tokyo e si gode i suoi hobby lontano dal lavoro. Tuttavia, una serie di incontri inaspettati gli rivela gradualmente il suo passato…
Giovedì 18 e venerdì 19 aprile la nuova opera del cineasta bolognese Giorgio Diritti, “Lubo”, presentato in Concorso all’ultima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia: nell'inverno del 1939, lo jenisch Lubo Moser, un artista di strada nomade, viene coscritto nell'esercito svizzero per proteggere i confini. In seguito, scopre che in sua assenza la polizia ha preso i suoi tre figli e che sua moglie è morta. Tratto dal romanzo “Il seminatore”, il film può contare su una robusta interpretazione di Franz Rogowski.
Giovedì 25 e venerdì 26 aprile il film che è stato definito “Il migliore lavoro sul tema della Shoah dai tempi di Schindler’s List” dallo stesso Steven Spielberg, presentato a Cannes e vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film Internazionale “La zona di interesse” di Jonathan Glazer con Sandra Huller: Rudolf Höß, comandante del campo di Auschwitz, sua moglie e i loro cinque figli trascorrono la propria quotidianità all'interno della cosiddetta area di interesse di circa 25 miglia attorno al campo, ciechi all'orrore che si sta consumando…
Giovedì 2 e venerdì 3 maggio appuntamento con l’acclamata opera di uno dei registi più sorprendenti, Yorgos Lanthimos “Povere creature!”: una giovane donna deceduta, Bella, viene riportata in vita da uno scienziato, il dottor Baxter. Scappa con un losco avvocato e vive avventure in diversi continenti. Un affresco in chiave steampunk insignito con quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Attrice Protagonista per Emma Stone.
Giovedì 9 e venerdì 10 maggio  “L’avamposto”, sorprendente lavoro del regista Edoardo Morabito, presentato in anteprima alle Giornate degli Autori a Venezia: Christopher Clark è un eco-guerriero che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo personale avamposto del progresso: una società utopica basata sull'equilibrio tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta… Per l’occasione sarà ospite in sala il regista Edoardo Morabito.
Giovedì 16 e venerdì 17 maggio film che vede l’esordio sul grande schermo di Deva Cassel, “La bella estate” di Laura Luchetti: nel 1938, recatasi a Torino con il fratello per lavorare, Ginia incontra Amelia, modella per diversi pittori della città. Grazie a lei, Ginia conosce i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo… Tratto dal romanzo di Cesare Pavese.
Mercoledì 22 e venerdì 24 maggio il ritorno di Alice Rohrwacher, che dopo “Le meraviglie” e “Lazzaro felice”, chiude la riflessione con il rapporto con il passato con “La chimera”, presentato all’80ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, con Josh O’Connor: Tuscia, anni ’80. Un giovane archeologo inglese si ritrova coinvolto in un pericoloso traffico di reperti antichi, finendo nel mondo clandestino, pieno di trappole dei tombaroli.
Giovedì 30 e venerdì 31 maggio la nuova opera di Federico Bondi (già autore di “Dafne”),“Superluna”, presentato nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma: dopo una forte scossa di terremoto che non provoca vittime o danni ingenti, gli abitanti di Isola Rotonda sono costretti a lasciare le loro abitazioni per un periodo per andare vivere tutti insieme nelle tende della Protezione Civile. Per l’occasione sarà ospite in sala il regista Federico Bondi.
 
Edoardo Morabito
Montatore e regista catanese. Nel 2003 frequenta il corso di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con la docenza di Roberto Perpignani. Nel 2006 il cortometraggio di video arte Bicò viene presentato al Taormina Film Festival. Nel 2008 dirige il documentario Lo stretto obbligato, selezionato, tra gli altri, al Roma Film Festival. Dal 2009 è docente di montaggio presso l’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma. Nel 2013 vince il premio come Miglior Film al 31 TFF, sezione Italiana.doc, con il documentario I fantasmi di San Berillo. Con lo stesso progetto, precedentemente, ha vinto nel 2010 una menzione speciale al Premio Solinas. Con il lungometraggio di finzione Il provino, in collaborazione con Sicilia Film Commission e il documentario Il corso di sopravvivenza, è finalista nel 2014 al Premio Solinas Documentario per il Cinema. Come montatore di fiction e documentari ha montato, tra gli altri, il film Liberami di Federica di Giacomo, Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti 2016. Belluscone. Una storia siciliana, di Franco Maresco, vincitore nel 2014 del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e del David di Donatello nel 2015 come Miglior Documentario Italiano. Sempre con Maresco ha montato Io sono Tony Scott. Ha montato inoltre opere prime di finzione tra le quali Il bambino di vetro di Federico Cruciani, selezionato al Festival di Roma. Dal 2018 insegna montaggio al CSC di Roma. È attualmente nelle sale con “L’avamposto”, presentato in anteprima alle Giornate degli autori all’80ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.

Federico Bondi
Regista, sceneggiatore e montatore fiorentino. Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze, inizia la carriera come autore e regista di spot e documentari. “Mar Nero”, il suo primo lungometraggio di finzione, è in concorso internazionale nel 2008 al Festival del film Locarno dove ottiene tre premi: il Pardo d’oro alla migliore interprete femminile assegnato a Ilaria Occhini, il Premio della Giuria Ecumenica e il Premio della Giuria Giovani. Il film esce nelle sale cinematografiche italiane nel gennaio 2009. Nomination Nastro d'argento al miglior regista esordiente nel 2009. Nel febbraio 2015 esce al cinema il suo documentario “Educazione affettiva”. “Dafne”, del 2019, il suo secondo lungometraggio di finzione, viene presentato alla 69ª Berlinale nella sezione Panorama, dove vince il Premio Fipresci (International Federation of Film Critics). Il film, nelle sale dal 21 marzo 2019, ottiene il Premio Speciale ai Nastri d’argento 2019 e viene selezionato agli EFA 2019 (European Film Awards). Tornerà nelle sale con la sua terza opera di lungometraggio di finzione, “Superluna”, presentato in anteprima nella sezione “Alice nella città” della Festa del Cinema di Roma.

La novità dell’Agenda Méliès 2027
Il circolo propone l’iniziativa “Agenda Méliès 2027”, che si svilupperà fino alla stagione 2027-28, quando la sala cinematografica cittadina compirà 70 anni (prima proiezione 8 dicembre 1957). Il Circolo Méliès vuole omaggiare la pluridecennale attività della sala, declinando l’attività con attenzione all’Agenda ONU 2030 (dalla quale conia anche l’ideale intento di “Agenda”). L’Agenda ONU 2030 propone una serie di obiettivi interconnessi, chiamati SDG (Sustainable Development Goal - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), che compongono  una strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Il documento ufficiale recita: “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e riporta 17 obiettivi, dal benessere umano alla salute dei sistemi naturali, dallo sviluppo economico all’accesso all’acqua e all’energia, dal diritto alla salute al diritto all’istruzione. Il Circolo Méliès proporrà, nel corso della sua attività di sala, in occasione di rassegne ed eventi dedicati, 17 opere, tante quanti gli SGD indicati dall’ONU, per abbinare in un ideale connubio Cinema e Sostenibilità, Cinema e Futuro. Il primo titolo scelto per l’Agenda Méliès 2027 è “L’avamposto” di Edoardo Morabito, attento agli SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) e 15 (Vita sulla terra).
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: 02/04/2024 09:56