Istruiti per le emergenze sanitarie: a Busca il numero dei formati è ancora in crescita

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Città cardioprotetta non si ferma e presto avrà un settore riservato alle scuole

Data:

30 Ottobre 2019

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Il corso di ieri sera. Sono già in lista di attesa diversi iscritti al prossimo, previsto per lunedì 18 novembre alle ore 20 in Casa Francotto
Il corso di ieri sera. Sono già in lista di attesa diversi iscritti al prossimo, previsto per lunedì 18 novembre alle ore 20 in Casa Francotto
Nell’ambito di Città cardioprotetta, si è svolto ieri sera, martedì 29 ottobre, nella sede della Croce Rossa il ventesimo corso di abilitazione all'utilizzo del DAE (defibrillatore automatico esterno) e alla messa in atto delle manovre di primo soccorso.

“I posti a disposizione - dice Jacopo Giamello, consigliere delegato alla Sanità e autore del progetto  -, una trentina, sono stati esauriti in pochi giorni dall’annuncio e  si avvicina  così a settecento  il numero dei nostri concittadini formati, mentre sono già in lista di attesa diversi iscritti al prossimo, previsto per lunedì 18 novembre alle ore 20 in Casa Francotto (info: blsd@cribusca.it). Sono davvero orgoglioso di far parte di una comunità così attenta e interessata. Il progetto continua e presto integreremo ulteriormente la rete dei DAE, che sono già tredici, perché due sono le cose importanti per salvare le vite: che tutte le persone sappiano cosa fare in caso di emergenza e che si abbia un defibrillatore a portata, nel caso si debba aiutare una persona che ha perso coscienza e non respira”.

Alcuni dati scientifici dimostrano quanto appena esposto: il 65% degli arresti cardiaci è “testimoniato”, vale a dire che accanto alla vittima c’è qualcuno che potrebbe intervenire, tuttavia, un tentativo di soccorso viene attuato in meno del 30% dei casi. Il DAE in Italia è usato precocemente in meno del 5% degli arresti cardiaci, una percentuale drammaticamente più bassa rispetto alla media europea del 25-30%. La sopravvivenza dopo un arresto cardiaco cala del 7% per ogni minuto che passa senza eseguire una rianimazione cardipolmonare. La defibrillazione precoce (entro i primi 3-5 minuti dalla perdita di coscienza) può aumentare la sopravvivenza fino al 50-70%. 
 
Sull’importanza della formazione, che a Busca come si vede sta raggiungendo percentuali ragguardevoli se confrontate a livello nazionale, si continuerà ad insistere: “Stiamo per presentare – annuncia Giamello -  il nostro progetto riservato alle scuole”.
 

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Ultimo aggiornamento: 30/10/2019 15:50