'We.Ca.Re' anche a Busca

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Da fondi europei, un progetto di azioni di welfare territoriale e per la facilitazione dei processi di innovazione sociale in Piemonte. In città sarà realizzato nel quartiere di San Rocco

Data:

03 Dicembre 2020

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“We.ca.re: welfare cantiere regionale. Strategia di innovazione sociale della Regione Piemonte”: questo lungo titolo racchiude il progetto che prende avvio in questi giorni anche a Busca, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo sviluppo regionale.  Lavorano al progetto, che si chiama “Re&Ti” (acronimo di Risorse Educanti & Territoti Inclusivi)
“We.ca.re: welfare cantiere regionale. Strategia di innovazione sociale della Regione Piemonte”: questo lungo titolo racchiude il progetto che prende avvio in questi giorni anche a Busca, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo sviluppo regionale. Lavorano al progetto, che si chiama “Re&Ti” (acronimo di Risorse Educanti & Territoti Inclusivi)
We.ca.re: welfare cantiere regionale. Strategia di innovazione sociale della Regione Piemonte”: questo lungo titolo racchiude il progetto che prende avvio in questi giorni anche a Busca, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo sviluppo regionale.  

Lavorano alla parte del progetto, che si concretizza a livello locale sui territori di Busca, Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Dronero con il nome di “Re&Ti” (Risorse Educanti & Territoti Inclusivi), cinque cooperative sociali, Animazione Valdocco, Emmanuele, Momo; Insieme a voi e Proposta 80.  A Busca sono presenti due educatori snodo, Daniele e Stella, e il portavoce (o “advocacy”) di comunità, Barbara, i quali lavorano in stretto contatto e collaborazione con le istituzioni, a partire dal Comune, e con le associazioni.
 
L’obiettivo è costruire e consolidare le relazioni nel tessuto sociale di una comunità, fra generazioni, e avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo degli adulti in un determinato territorio. Si tratta, in fondo, di recuperare, ma  con l’utilizzo soprattutto dei mezzi di comunicazione più moderni e accattivanti per i giovanissimi, quel mondo relazionale di supporto reciproco all’interno di piccole comunità caratteristico di tempi lontani.
 
Per annunciare l’avvio dell’iniziativa a Busca, è stato pubblicato online, anche sulla pagina Facebook del Comune di Busca,  un video
, a cura degli educatori che curano il progetto, con gli interventi del sindaco, Marco Gallo, e delle assessore ai Servizi sociali, Beatrice Aimar, e Pari Opportunità, Lucia Rosso.

“Abbiamo deciso - dice il sindaco Marco Gallo - di raccogliere questa opportunità perché la riteniamo importante per la nostra comunità. Per metterlo in pratica occorre l’aiuto e l’impegno di tutti, dai rappresentanti delle istituzioni, ai componenti delle realtà associative, ai ragazzi”.
 
“Abbiamo pensato – spiega Lucia Rosso, assessore alla Famiglia e alle Pari Opportunità -  di realizzare questo progetto nella zona di San Rocco,  dove, nel corso degli ultimi decenni, è cresciuta una comunità multiculturale. San Rocco è al centro di dinamiche a volte contrastanti: da una parte le tradizioni popolari e la cura del proprio quartiere tramandati da generazioni, dall’altra le culture e i modi di vivere delle famiglie non originarie del posto. Sarà cinvolto anche il comitato di frazione”.
 
“I veri protagonisti di questa iniziativa sono i ragazzi del quartiere  – dice Beatrice Aimar, assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche giovanili  – i quali hanno la possibilità di far sentire la propria voce ed esprimersi sul loro modo di vedere le cose. Insieme con la portavoce ‘advocacy’ Barbara, una ragazza buschese che ha seguito un percorso formativo all’interno di Re&Ti,  e gli educatori Daniele e Stella, i giovani  saranno accompagnati in un’esperienza davvero innovativa in cui potranno proporre idee da concretizzare. Prossimamente, gli educatori si presenteranno sia agli adulti sia ai ragazzi e ai bambini di San Rocco per di avviare insieme  questa nuova esperienza”.
 
Se pensiamo all’Europa come ad una entità lontana, ricordiamoci che, al contrario, dall’Europa giungono contributi importanti,  destinati a svariati settori, che possono avere ricadute significative nella vita di ciascuno di noi. Il problema sta nel saper gestire bene quelle risorse. In questo caso, come in diversi altri esempi a noi vicini, lo si è fatto: il team di cooperative locali, insieme con i Comuni, hanno colto l’opportunità.

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Ultimo aggiornamento: 07/12/2020 09:56