Busca+Valmala, la parola ai residenti

Dettagli della notizia

Domenica 24 giugno il referendum sulla prima fusione di Comuni in provincia di Cuneo. I sindaci: “Invitiamo calorosamente tutti gli elettori a partecipare al voto”

Data:

15 Giugno 2018

Tempo di lettura:

4 min

I sindaci Marco Gallo e Andrea Picco durante l'incontro con la popolazione in Casa Francotto
I sindaci Marco Gallo e Andrea Picco durante l'incontro con la popolazione in Casa Francotto
Fra poco più di una settimana, domenica 24 giugno,  a Busca e a Valmala si terrà il referendum sulla fusione per incorporazione dei due Comuni.

Gli elettori si potranno recare ai seggi per votare dalle ore 8,30 alle 20. I circa settemila ottocento elettori buschesi devono presentarsi con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento nei consueti seggi di iscrizione elettorale, situati dalla sezione 1 alla 9 nell’edificio della scuola primaria, in via Carletto Michelis 4, e la sezione 10 in frazione San Chiaffredo, piazza Don Costanzo Demaria. Hanno diritto al voto i residenti a Busca che abbiano compiuto 18 anni entro il 24 giugno compreso. Lo scrutinio avrà luogo subito dopo la chiusura dei seggi.

Questo il quesito referendario: “Siete voi favorevoli alla fusione per incorporazione del Comune di Valmala nel Comune di Busca, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 130, della legge 7 aprile 2014 n. 56.

“Mentre ricordo - dice il sindaco, Marco Gallo – che il Consiglio comunale si è espresso all’unanimità a favore dell’unione e insieme al nostro gruppo di maggioranza anche le minoranze si dicono apertamente a favore del sì, invito calorosamente tutti gli elettori a spendere pochi minuti del proprio tempo per assolvere al diritto-dovere del voto, perché è importante partecipare a questa decisione storica per Busca e per Valmala e abbiamo bisogno di sentire la popolazione presente e attiva nella scelta, qualsiasi essa sia, ovviamente”.

In seguito al referendum, si potrà procedere immediatamente all’invio della richiesta alla Regione Piemonte per l’approvazione della legge istitutiva.

Sarebbe la prima fusione fra comuni in provincia di Cuneo.
 
La proposta era giunta nello scorso febbraio al sindaco di Busca dal suo collega di Valmala, Andrea Picco, con una lettera firmata anche da diversi consiglieri comunali del piccolo comune montano (1.380 m. slm) della valle Varaita famoso per il santuario.
 
Con la fusione, il Comune di Busca aumenterebbe il proprio territorio da 65,85 chilometri quadrati a 76,77, diventando il diciottesimo per estensione della provincia di Cuneo; agli attuali 10.110  buschesi si aggiungerebbero i 50 valmalesi.
 
Va detto che la consultazione popolare sulla fusione per incorporazione, rispetto ai referendum su altre materie, non prevede il raggiungimento di un quorum e, in ogni caso, secondo quanto previsto dallo Statuto comunale, il Consiglio comunale può decidere con deliberazione a maggioranza diversamente dal risultato referendario, che perciò ha carattere indicativo. Tuttavia, è importante che i cittadini prendano parte ad una decisione importante, che li riguarda molto da vicino.
 
“Questa storica iniziativa  -  aggiunge il sindaco Gallo – è stata spiegata nei dettagli in due incontri con gli abitanti di entrambi i comuni e nel corso di un interessante convegno tenuto nel Teatro Civico di Busca sabato 12 maggio scorso, durante il quale è stato particolarmente significativo, tra gli altri, l’intervento del vice-presidente e assessore agli enti locali della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, il quale ha sottolineato come le  fusioni siano caldamente raccomandate da Stato e Regione anche tramite la garanzia di contributi straordinari. L’intento, infatti, è migliorare i servizi e aumentare gli investimenti a favore dei cittadini, riducendo le spese correnti. I vantaggi devono riguardare entrambe le collettività”.

Per favorire la fusione dei Comuni sono previsti contributi statali e regionali di una certa entità, che si possono nel caso di Busca+Valmala ad alcuni milioni di euro in dieci anni.
 
“Le risorse in più – sottolineano i due sindaci – permetterebbero di migliorare le strade, di valorizzare il Santuario di Valmala, il più importante della diocesi di Saluzzo, e le piste da fondo e di fare altri investimenti a favore delle imprese e delle fasce più deboli".
 
La municipalità
Il sindaco di Valmala, inoltre, pone molta rilevanza nel fatto che la fusione per incorporazione fra un comune più grande ed uno piccolo prevede che siano garantite forme di tutela per la popolazione e il territorio del comune minore per dimensione. L’indirizzo individuato per assicurare questa disposizione di legge è l’istituzione della municipalità di Valmala.
 
Il pro-sindaco
Dopo il referendum consultivo, i due Consigli comunali prenderanno atto del risultato e, se riterranno di procedere nell’iter, dovranno presentare alla Regione un documento molto dettagliato in cui sono descritti, oltre agli aspetti socio-economici e storico-culturali del territorio, la riorganizzazione dei servizi e le modalità per istituire la municipalità. Queste ultime dovranno essere integrate nello Statuto comunale. Per Valmala si intende prevedere l’elezione di un pro-sindaco e di quattro “consultori”, che saranno votati, in prossimità delle elezioni comunali, esclusivamente dai valmalesi in base alla presentazione di una o più liste.

“Ma quel che più conta – sottolinea Picco - è che Valmala e Busca hanno già una storia che le unisce come comunità. Per tutti questi motivi ho avanzato la proposta”.
 
l legami
Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storico-religiosi (il santuario di Valmala è un importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo) e sportivi (piste di sci nordico, trekking).  I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica dei cannoni. Negli anni dello spopolamento montano molti valmalesi si sono trasferiti a Busca sentendo la cittadina come il proprio riferimento naturale e principale.
 
Perché sì
Con la fusione si potranno ottenere diversi vantaggi, qui riassunti:
  • importanti risorse statali da investite opere pubbliche e servizi per tutti i cittadini;
  • maggiori opportunità per ottenere i contributi del Piano di sviluppo rurale della Regione e i finanziamenti europei, poiché aumenta il territorio montano di Busca, che diventa comune “cerniera” tra la pianura e la valle Varaita;
  • miglioramento della vocazione turistica outdoor (escursionismo, mountain bike, alpinismo, sci), con la valorizzazione della Strada dei cannoni e delle piste di sci di fondo;
  • incentivi per il patrimonio forestale pubblico;
  • facilitazioni nel funzionamento delle procedure amministrative;
  • agevolazioni per la nascita di un circuito turistico religioso con le chiese e confraternite buschesi e il santuario di Valmala

Immagini

Ultimo aggiornamento: 15/06/2018 21:45