Madonna di Valmala, una devozione nata quasi due secoli fa

Dettagli della notizia

L’antica statua lignea sarà portata in pellegrinaggio a Saluzzo, sede della diocesi,  da domani al 7 maggio

Data:

02 Maggio 2018

Tempo di lettura:

1 min

Il vescovo porta a Saluzzo per  5 giorni la statua della Regina di Valmala
Il vescovo porta a Saluzzo per 5 giorni la statua della Regina di Valmala
L’antica statua lignea della Madonna di Valmala, Regina della diocesi di Saluzzo, incoronata  nel 1946 dall’allora vescovo Egidio Lanzo, insieme con i vescovi di Cuneo e Fossano, sarà portata in pellegrinaggio a Saluzzo da domani al 7 maggio. Nell’ambito dell’avvenimento, il vescovo, monsignor Cristiano Bodo, ricorderà il suo 25° anniversario di ordinazione presbiterale nella solenne celebrazione di domenica 6 maggio in cattedrale e ci sarà  anche un annullo postale speciale e una mostra filatelica e di medaglistica religiosa, a cura del circolo filatelico numismatico Bodoni, allestita nel museo diocesano. 

La costruzione del santuario di Valmala si lega alla storia delle apparizioni della Madonna, avvenute dall’agosto 1834 al 20 settembre dello stesso anno secondo le testimonianze di cinque veggenti pastorelli, quattro ragazze di nome Maria di 11 e 12 anni e un ragazzino di 9 anni, Chiaffredo. Essi raccontarono di aver visto nella borgata Chiotto una signora piangente, dall’abito rosso cupo e dal manto azzurro e con una corona in testa.  La signora fu riconosciuta essere la Madonna della Misericordia di Savona da una delle bambine veggenti,  dopo averla vista  in un’immagine trovata al mercato di Venasca, come riportano le fonti  a partire dagli anni ’70 dell’800.

Sul pianoro del Chiotto fu attribuito il primo miracolo e si susseguirono fatti straordinari, che suscitarono, negli anni, considerazioni contrastanti. Nel 1840 qui fu eretta la prima cappella, da cui si sviluppò l’attuale del santuario, ultimato nel 1865  su un tracciato che pare fosse stato indicato dalla signora durante una delle apparizioni ai pastorelli.

Si ricorda in particolare la solenne "Peregrinatio Mariae"  avvenuta nel 1949 durante il quale  la statua fu portata in tutte le parrocchie diocesane, suscitando, come descrivono le cronache dell’epoca “grandi espressioni di fede e devozione”. La chiesa divenne il principale santuario mariano della diocesi, meta di pellegrinaggi a piedi e offerte votive testimoniate dagli innumerevoli ex-voto in piccoli dipinti, notevoli testimonianze di religiosità e arte popolare, e fa registrare tuttora un grande afflusso di devoti.

Immagini

Ultimo aggiornamento: 02/05/2018 17:39