Busca+Valmala: referendum consultivo domenica 24 giugno

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Approvata dal Consiglio comunale la formula del quesito. Prima della consultazione un convegno e  incontri con i cittadini dei due comuni  

Data:

12 Aprile 2018

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Il santuario di Valmala, importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo
Il santuario di Valmala, importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo
Siete voi favorevoli alla fusione per incorporazione del Comune di Valmala nel Comune di Busca, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 130, della legge 7 aprile 2014 n. 56?”. Sarà questo il quesito referendario, approvato ieri dal Consiglio comunale all’unanimità, che sarà proposto nella consultazione popolare, che avverrà contemporaneamente nei due comuni,domenica 24 giugno.
 
Il comma citato recita che ”I  comuni possono promuovere il procedimento di incorporazione in un comune contiguo. In tal caso, il comune incorporante conserva la propria personalità, succede in tutti i rapporti giuridici al comune incorporato e gli organi di quest'ultimo decadono alla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione. Lo statuto del comune incorporante prevede che alle comunità del comune cessato siano assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. A tale scopo lo statuto è integrato entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione. Le popolazioni interessate sono sentite ai fini dell'articolo 133 della Costituzione mediante referendum consultivo comunale, svolto secondo le discipline regionali e prima che i consigli comunali deliberino l'avvio della procedura di richiesta alla Regione di incorporazione”.
 
Si tratta di ulteriore passo verso la fusione per incorporazione di Valmala con Busca, dopo le deliberazioni in merito assunte dai consigli comunali dei due comuni a metà febbraio scorso. Dopo la consultazione, per cui non è richiesto un quorum di votanti e il cui esito è indicativo ma non vincolante, si procederà immediatamente all’invio della richiesta alla Regione Piemonte per l’approvazione della legge istitutiva, possibilmente con decorso dal 1 gennaio 2019.
 
Il preventivo di spesa per la consultazione elettorale nel Comune di Busca è di circa 20 mila euro e sarà rimborsata dalla Regione. Sarà il Sindaco a indire formalmente il Referendum redendo noti data e orari.
 
“Questa storica iniziativa che ha preso avvio a Valmala - sottolinea il sindaco, Marco Gallo - ha riscontrato fino ad oggi molti consensi nella nostra città e nel piccolo comune a confinante. Tengo a precisare che avremo modo di spiegare nei dettagli ai cittadini di entrambi i comuni i vantaggi, che consideriamo notevoli e che si possono riassumere in un miglioramento del livello di qualità e quantità di servizi per entrambe le collettività. Soprattutto vorrei richiamare due aspetti: garantiamo agli abitanti di Valmala la presenza dell’istituzione comunale sul territorio e l’equa distribuzione delle risorse che deriveranno dalla fusione”.
 
Gli incontri programmati
Sono stati programmati un convegno e due confronti con tutta la popolazione interessata: la sera di giovedì 3 maggio incontro serale  con la popolazione a Valmala, sabato 12 maggio al mattino al Teatro Civico di Busca convegno sulla legge sulle fusioni dei Comuni, sabato 26 maggio alla sera incontro con la popolazione a Busca, in Casa Francotto.

Il legame fra le due comunità
Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storico-religiosi, con il santuario di Valmala  importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo, e sportivi, con le piste di sci nordico e i sentieri del trekking.  I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica dei cannoni e negli anni dello spopolamento montano molti valmalesi si sono trasferiti a Busca sentendo la cittadina come il proprio riferimento naturale e principale.
 
Le motivazioni
Inoltre, a favorire questo tipo di aggregazione contribuisce la riforma costituzionale del 2001, che ha determinato un sostanziale ampliamento dei compiti e delle funzioni assegnate ai Comuni e che ha posto anche il principio secondo cui essi devono avere per lo più risorse autonome capaci di consentire di finanziare integralmente le loro funzioni, elemento che fa emergere l’inadeguatezza della dimensione territoriale di comuni come Valmala, con la sua cinquantina di abitanti.
 
Soltanto con le unioni e le incorporazioni fra comuni piccoli e medi si possono assicurare bacini di utenza formati da un numero adeguato di cittadini tali da  consentire economicità ed efficienza nella gestione dei servizi, per contrastare l’aumento della pressione fiscale e delle tariffe.

I vantaggi economici
Per favorire la fusione dei Comuni sono previsti contributi statali e regionali di una certa entità. Nei dieci anni successivi alla fusione, dallo Stato arriverebbero benefici pari ad almeno un milione di euro all’anno e dalla Regione 130.000 euro iniziali una tantum più 26.000 euro all’anno per cinque anni. Si avrebbe perciò un’entrata straordinaria di oltre 11 milioni di euro in dieci anni.

“Ma non soltanto – ha avuto modo di precisare il sindaco di Valmala Picco -: sono previsti ulteriori vantaggi sul piano della limitazione dei vincoli in materia di finanza pubblica e delle assunzioni. Bisogna poi contare i benefici di tipo organizzativo, sia per il miglioramento gestionale che potrà derivare dalla maggior disponibilità di fondi, sia in relazione alle collaborazioni e alle convenzioni già in atto, come la condivisione del servizio di segreteria generale. Ma quel che più conta è che Valmala e Busca hanno già una storia che le unisce come comunità. Per questi motivi ho avanzato la proposta”.

“Un’idea – interviene Gallo – che abbiamo colto con estremo interesse e con l’intenzione di unire tutte le risorse per incentivare le attività nei due comuni, fermare l’emigrazione dalla montagna ed, anzi, far diventare una risorsa il territorio montano, legandolo alle opportunità turistiche e ai servizi che saremo capaci di creare insieme”.

Il municipio come rappresentanza
Si prevede di istituire il “municipio” di Valmala, con il mantenimento dello sportello ai cittadini per le pratiche comunali, e di garantire ai rappresentanti locali voce in capitolo sia sulle istanze della zona sia nell’amministrazione di del comune allargato. I valmalesi conserveranno le particolari garanzie per l’uso dei boschi a scopo di pascolo e raccolta legname. La presenza di rappresentanti dei cittadini nel municipio di Valmala assicurerà un collegamento con il territorio e la popolazione, cui  potranno essere destinate specifiche risorse fra quelle contenute nell’incentivo statale e in quello regionale.
 

Prima fusione in provincia di Cuneo

Negli ultimi anni lo Stato ha incentivato le fusioni fra Comuni, per limitare la polverizzazione degli enti locali e far nascere realtà più solide e strutturate. Dal 2009 ad oggi in Italia sono state approvate 106 fusioni, di cui 97 operative. In Piemonte sono state fin'ora 11 e hanno interessato 20 comuni nelle province di Vercelli, Biella e Alessandria. Valmala con Busca è la prima proposta di fusione per incorporazione in provincia di Cuneo.

 

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Ultimo aggiornamento: 12/04/2018 15:09