Mostra fotografica a Ostana del violinista buschese Bruno Pignata

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Data:

25 Luglio 2016

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Sarà inaugurata sabato 30 luglio alle ore 18 nel centro polifunzionale “Lou Pourtoun” nella borgata Sant’ Antonio a Ostana, in valle Po, la mostra fotografica “Fogli d’Album” del violista buschese Bruno Pignata
Sarà inaugurata sabato 30 luglio alle ore 18 nel centro polifunzionale “Lou Pourtoun” nella borgata Sant’ Antonio a Ostana, in valle Po, la mostra fotografica “Fogli d’Album” del violista buschese Bruno Pignata
Sarà inaugurata sabato prossimo, 30 luglio, alle ore 18 nel centro polifunzionale “Lou Pourtoun” nella borgata Sant’ Antonio a Ostana, in valle Po, la mostra fotografica “Fogli d’Album” del buschese Bruno Pignata. La mostra, curata da Cristina Saimandi rimarrà aperta fino al 7 agosto con orario: sabato e domenica 10 – 12,30/ 15 – 18 e da lunedì a venerdì 15 – 18.
 
Suoni e Colori
“I colori ed i suoni hanno un accesso diretto all’anima, in cui trovano immediatamente una risonanza”: per descrivere la sua mostra, Bruno Pignata sceglie questa frase di Kandinsky, perché è il concetto che ha influenzato la sua vita.

Il violinista Pignata, dopo aver studiato con alcuni tra i più grandi violinisti  ha intrapreso la carriera concertistica come solista, in duo col pianoforte o chitarra e come primo violino nel prestigioso “Quartetto Paganini”, col quale si è esibito in tutta l’Europa, nell’ex Unione Sovietica, negli Usa ed in molti altri paesi del mondo. Membro del consiglio direttivo dell’Istituto di studi Paganiniani di Genova e di giurie di concorsi internazionali, dal 1982 gli è stato ripetutamente concesso il grande privilegio di suonare il violino “Guarneri del Gesù” appartenuto a Paganini. La città di Genova gli ha conferito la sua più alta onorificenza per l’opera di ricerca e di divulgazione nel mondo della musica di Paganini. 
 
A questa prediletta attività ha affiancato quella di insegnante titolare della cattedra di violino presso i Conservatori di Torino e Cuneo. Accanto alla musica, grazie alla professione paterna, fin da giovanissimo si è avvicinato alla pratica della fotografia e, senza mai abbandonare questa passione, negli ultimi anni si è dedicato alla rielaborazione fotografica digitale. Questo percorso lo ha condotto ogni volta alla ricerca della profonda e sorprendente affinità tra musica e pittura, tra i “suoni” del violino ed i “colori” delle sue creazioni. I soggetti sono quasi sempre cercati in natura e in montagna. Una montagna che egli vive direttamente, o in solitarie camminate con il violino in spalla, o portandovi un’orchestra intera, come nella sua ideazione, nel 1981 al Quintino Sella, del primo concerto di Ferragosto.

E’ da questo percorso che scaturisce la mostra che sarà inaugurata sabato 30 luglio al centro polifunzionale “Lou Pourtoun” di Ostana. La mostra prende il suo nome direttamente dal mondo della musica: il foglio d’album in ambito musicale è una libera forma, completamente svincolata da schemi prestabiliti e dipende completamente dalla fantasia e dall’ispirazione del compositore. In essa vengono conservati i ricordi e le emozioni più cari. Allo stesso modo le sue fotografie: sin dallo scatto iniziale nulla è dettato dal caso, piuttosto tutto nasce da un’intuizione veloce, da un saper cogliere un frammento di realtà che porta in sé il seme di ciò che sarà il risultato finale. “I colori dei miei Fogli d’album – spiega l’autore – sono suoni che non si sentono fisicamente ma “risuonano” nell’anima perché entrambi fanno parte della stessa essenza Unica e delle stesse Energie Magiche che costituiscono ed informano tutto l’Universo”.

Immagini

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