Quasi completata la rete di teleriscaldamento

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Impianto di Busca, ottimamente bilanciato rispetto all’ambiente, preso ad esempio dalla Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabi. Molti i vantaggi: risparmio sui consumi, miglioramento della qualità dell’aria, cura del territorio

Data:

07 Dicembre 2015

Tempo di lettura:

5 min

Un filmato sull'azienda è online su Youtube a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=kb2_VMCUClg
Un filmato sull'azienda è online su Youtube a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=kb2_VMCUClg

Ecco un esempio in cui Busca… fa da esempio.

La rete di teleriscaldamento cittadina è stata indicata come un modello  al Salone dell'Energia dal Legno “Forlerner” nell’edizione di Torino, a fine settembre scorso. A voler portare alla ribalta Busca è stata la Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper), settore in cui, pertanto, la città può dirsi all’avanguardia.

 

Ce lo racconta, quasi en passant, uno dei titolari dell’azienda buschese AenB (Azienda energetica buschese) srl, l’ingegnere Francesco Demichelis, uno dei titolari della società,  mentre vuole dare dal sito del Comune l’annuncio che la rete cittadina, al quarto anno dall’avvio, è completata oltre il 90%.

 

E’ stato proprio lui a parlare ad un convegno nell’ambito del Salone, invitato dalla Federazioni cui aderisce anche la sua azienda: “In base alla mia esperienza, ho potuto dire che l’impianto di Busca è ottimamente bilanciato rispetto all’ambiente in cui si trova, collinare e pedemontano, e alla dimensione della cittadina. Il legno che ci serve per rifornire la città equivale a quello prodotto dall’ordinaria manutenzione di un’area boschiva della collina buschese equivalente di circa 3 X 3 chilometri. Basta provvedere alla regolare pulizia e rimboschimento, cosa che prima non si faceva più e che ora è di nuovo redditizio fare. L’impresa realizza la maggior parte delle sue entrate dalla fornitura dell’acqua calda rispetto alla fornitura di elettricità. Il rapporto è di 1 a 4, circa. Ma per non disperdere l’energia in più, che comunque va in rete ed è in grado di rifornire potenziali 8.500 utenti, quasi l’intera popolazione di Busca, abbiamo avviato anche un impianto di essicazione conto terzi per la generazione di prodotti come il Pellet, sempre da composti di biomassa. Tutto ciò è piaciuto così tanto che il nostro modello viene ora riproposto in comuni similari della  Trentino e delle regioni autonome del nord-est.

 

Imprese buschesi

La AenB è un’azienda buschese, costituita appositamente nel 2010 e convenzionata con il Comune nel marzo del 2011, formata da alcuni soci privati. Per la manutenzione e  il presidio dello stabilimento, che è aperto ai fornitori 24 ore su 24, la società si affida alla Busca Scavi e Legnami snc, un’altra società tutta buschese, composta da giovani con meno di 35 anni. 

 

Dunque, la rete è quasi completata, mancano soltanto alcune diramazioni, mentre si è in attesa della risposta da parte di 5 o 6 condomini privati che si sono detti interessati: “Spero – dice Demichelis -che decidano anche loro di spegnere i comignoli a gasolio e si uniscano a noi mentre è in corso la promozione con l’allacciamento gratuito”.

 

Al momento sono circa cinquecento le famiglie collegate, suddivisi in una trentina di condomini,  e una ventina gli immobili pubblici.

 

Fra gli immobili di proprietà comunale mancano per il momento soltanto il Teatro Civico e il Palazzo della musica, ma si pensa che anche questi due edifici pubblici potranno essere raggiunti. 

 

Sono riscaldati con l’acqua calda generata nella struttura situata in frazione Attissano il palazzo comunale, i due edifici delle scuole elementari con la biblioteca,  quello delle scuole medie compresa la palestra, i due delle scuole materne e quello del micronido, la galleria Casa Francotto, tutto l’edificio dell’Ospedale, la casa riposo comunale, la parrocchia Maria Vergine Assunta canonica compresa, l’oratorio parrocchiale, mentre si sta lavorando in questi giorni al completamento degli allacciamenti delle associazioni nella cittadella dello sport con bocciofila,  con l’ultima utenza, il tennis (calcio, pallavolo e bocciofila sono già allacciati da una stagione). 

 

La scelta giusta

“La scelta –  dice il sindaco, Marco Gallo  – che facemmo cinque anni fa con il mio predecessore Luca Gasso fu quanto mai opportuna ed ora raccogliamo i frutti in termini di risparmio e di miglioramento dell’aria. Quanto sia importante rivolgersi sempre di più a fonti rinnovabili di energia lo stanno dicendo tutti i grandi della Terra riuniti in questi giorni a Parigi per la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Tanti, oltre un centinaio, sono ora  i comignoli spenti nelle case private e nelle strutture pubbliche, sostituiti da  una sola emissione, quella della centrale, la cui costruzione è stata sottoposta a vincoli stringenti ed è costantemente monitorata da dall’Arpa e dall’Asl”.

 

“Questa impresa – conclude Gallo -  qualifica il nostro Comune, che vuole sempre più segnalarsi come virtuoso nella salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, tramite la convenzione con la AenB, abbiamo ottenuto importanti migliorie alla viabilità”.

 

Viabilità rinnovata

La convenzione prevede infatti che, oltre al riasfalto o la ripristino del porfido su  tutte le strade interessate dagli scavi, l’azienda provveda ad interventi di miglioria della viabilità per una valore ulteriore complessivo di 200 mila euro.

 

“A questo riguardo – spiega Demichelis – va detto che abbiamo già provveduto ad interventi, anche su strade diverse da quelle interessate dagli scavi, su indicazione dell’ufficio tecnico comunale, per un importo pari a circa 120 mila euro. Ora, con  i restanti 80 mila, contribuiremo alla costrizione della rotatoria sulla strada regionale 589 all’incrocio con via Attissano.

 

I lavori divisi, in tre lotti per un totale di circa 4 chilometri, hanno interessato  via Attissano, via Villafalletto, via Matteotti, corso Giolitti, viale Concordia, viale Nazioni Unite, via Pes di Villamarina, via Anna Frank, la zona dello Stadio, via Antica di Costigliole, via San Giacomo, via Risorgimento, via Bodoni ed un breve interessamento di Corso XXV Aprile. E’ prevista poi la possibilità di continuare la copertura in corso Giovanni XXIII e vie adiacenti.

 

Circa l’ottanta per cento delle strade interessate sono state ripristinate e in molti casi migliorate, per le rimanenti occorre attendere l’ assestamento e si provvederà l’anno prossimo. 

 

Quanto si risparmia

Gli utenti che hanno sperimentato un risparmio che va dal 15 al 18% rispetto ai tradizionale impiego rispettivamente di gas o di gasolio. Per il riscaldamento degli edifici comunali raggiunti dalla rete si raggiunge un risparmiato di circa 25.000  euro all’anno sulla spesa che prima era di 120 mila euro


L’impianto

L’impianto di generazione produce energia da biomassa legnosa vergine con un generatore da 1 megawatt elettrico e una caldaia da 6 megawatt termici. Per fornire il riscaldamento e l’acqua calda agli attuali utenti bastano 40/45 tonnellate di legname al giorno, l’equivalente di due carichi di tir: “In realtà – dice Demichelis – i nostri fornitori sono tutti  a ‘chilometro zero’. Per la maggior parte, infatti, si tratta di legnaioli che arrivano a decine al giorno con camioncini o trattori dalle colline buschesi.  Si sta creando questo nuovo fenomeno del ritorno dell’antico mestiere del boscaiolo: due o tre squadre ben attrezzate con tre o quattro uomini ciascuna sono sufficienti a fornire il necessario per riscaldare la rete cittadina a regime. Praticamente  la legna che ci serve è fornita da un’area pari a tre x tre chilometri delle nostre colline.  I vantaggi sono molti: la ditta fornitrice realizza un risparmio economico, il lavoro del boscaiolo ridà vita all’ambiente, le emissioni sono ridotte rispetto a prima e controllate”.

 

Un’impresa che sta dando i suoi frutti, dunque? “Sì, ma è bene precisare – conclude l’ingegnere -che si tratta di un investimento di 10 milioni di euro che va considerato a medio lungo termine”.

 

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