Balun e belle ragazze: l’arte poliedrica di Massimo Berruti, a Busca fino al 31 gennaio

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Inaugurata la mostra in Casa Francotto

Data:

29 Dicembre 2009

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Giocatore di pallapugno.
Giocatore di pallapugno.

Inaugurata ieri sera in Casa Francotto la mostra “Massimo Berruti e le immagini della palla pugno” con la partecipazione dell’artista. La mostra d'arte ontemporanea, opere prime, grafica e fotografia sarà visitabile fino al 31 gennaio.

"Siamo orgogliosi e grati – ha detto il Sindaco nel saluto al vernissage - che la Città di Busca possa ospitare in Casa Francotto un evento come questo, di grande interesse culturale e sportivo”.

La serata è stata introdotta da Ivo Vigna, curatore della mostra. Sono intervenuti con un breve saluto anche il vice-sindaco e assessore alla Cultura, Marco Gallo, l’assessore alle Manifestazioni, Fabrizio Devalle, il presidente di Busca Eventi, Giampiero Marino, Enrico Gallina e il giornalista e scrittore Franco Fenoglio.

“Ho smesso di giocare al pallone vent’anni fa – ha detto l’artista durante l’inaugurazione – e dipingo da sempre. Da ragazzo ho frequentato il liceo artistico di Cuneo e torno ora volentieri da queste parti, dopo che lo sport e l’arte mi hanno portato in questi miei 62 anni in molte altre parti. Solo ultimamente ho unito le due passioni della mia vita: ora rivivo, in punta di aeropenna, decantato, il tempo della mia giovinezza passato negli sferisteri. Rappresento gli uomini della palla pugno, dalle Langhe alla riviera ligure, per passione e con la stessa passione. Spero che la possiate vivere e sentire con me”.

“Presentiamo – spiega Ivo Vigna - una bella mostra con le immagini dalla palla pugno di Giorgio Caviglia e Nino Piana e le numerose opere del sei volte campione italiano della palla pugno, nonché artista dell’aereopenna Massimo Berruti, uomo di sport ed anche sensibile interprete di quell'arte inventata nel 1879 da Abner Peeler nello Iowa, Usa".

E’ dalla Pop Art che Massimo Berruti trae insegnamenti ed ispirazione. Le sue opere dedicate al Balon sono permeate dal realismo dinamico delle azioni tipiche del gioco, quali le torsioni dei corpi degli atleti, moderni discoboli, testimoni di un gioco antico e un po’ malinconico, che un tempo scaldava gli animi in terra di Langa.

Sono in mostra anche piacevoli ritratti di donna, figure ora morbide, ora spigolose, schegge di personalità rubate al pensiero, ai silenzi e ai ricordi, dai titoli come Persa nel cielo, Impatto di un sogno, Sabrina e l'immaginario.

Creature di quella personalità artistica formatasi in quaranta anni di ricerca e frequentazioni, come l'anno accademico sotto la guida di Francesco Menzio, i viaggi all'estero, le mostre: dalla galleria "Cà d'oro in Venezia, alla "1492" di Milano, e ancora al "Centre International d'art Contemporaine" in Parigi e all'"Out of this World" in New York.

“Ma è a Canelli – conclude Vigna - Canelli che Berruti ritrova se stesso nell'intimo dell'atelier Azzurro Cielo, dove produce e dialoga, dialoga e produce con l'aria, il guazzo, gli acrilici delle sue alchimie e con l'aereopenna a mano libera, senza impedimenti, senza maschere, è il caso di dirlo, come la sua vita…"

Organizzano la mostra Busca Eventi, Chelidon Project, associazione sportiva Ad Majora. Il patrocinio è del Comune di Busca, assessorati Cultura e Manifestazioni, insieme con Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Il Piemonte nuovo da sempre. 

Orario apertura: venerdi ore 21 -23; sabato ore 15 -18; domenica ore 10 -12 e 15 -18 o in settimana su prenotazione per gruppi o scuole telefonando al numero: 335.5434251.

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