Oggi in Consiglio comunale Bilancio anticipato e variante strutturale al Piano regolatore

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Un pomeriggio fondamentale per il futuro di Busca

Data:

22 Dicembre 2006

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Il sindaco. Luca Gosso
Il sindaco. Luca Gosso
Oggi pomeriggio alle ore 17 si riunirà il Consiglio comunale per affrontare, fra alcuni altri minori, due punti particolarmente importanti: il Bilancio di previsione 2007, anticipato rispetto alle consuete scadenze, e la variante strutturale al Piano regolatore generale. Per quanto riguarda il Bilancio, l’argomento è stato sviscerato in occasione della presentazione del documento finanziario cittadino alla popolazione, lo scorso mercoledì 13 dicembre: qui sotto sono linkati gli articoli già pubblicati. Il sindaco, Luca Gosso, ci illustra ora, in sintesi, l’altro fondamentale strumento cittadino, che dovrebbe dare nuovo impulso alla città e alle frazioni, sia nel settore residenziale, sia in quello produttivo. Il primo Piano regolatore di Busca fu approvato dal Consiglio comunale nel 1987, la prima variante a quel Piano risale al 1995 e fu approvata dalla Regione nel 1997. Siamo alla seconda variante. Come si è giunti al documento che sarà sottoposto al voto del Consiglio comunale oggi pomeriggio? “Arrivarci – risponde Gosso che, detiene la delega per l’Urbanistica e i lavori pubblici - non è stato facile. A poco più di due anni dall’insediamento della nostra Giunta, abbiamo realizzato un’autentica rivoluzione urbanistica”. Riassumiamo il percorso… “Vorrei precisare in primo luogo che il Piano regolatore deve contenere tutti gli strumenti che disegnano e regolamentano una città. Devono coincidere con il Piano le norme acustiche, commerciali, gli aspetti idrogeologici. Il Piano regolatore è infatti la sommatoria di diverse norme. La maggioranza in Consiglio comunale decise a suo tempo di eleggere Mario Berardo, un componente della minoranza, rappresentante della lega Nord Piemont, presidente della Commissione consiliare Urbanistica: a lui il merito di aver condotto con grande capacità i lavori, proponendo innovazioni, raccogliendo proposte e suggerimenti. I numerosi passaggi in Commissione, animati da pacate discussioni, sono state il segno di una democrazia compiuta ed evoluta. Le linee guida fornite ai tecniche che hanno redatto il Piano sono il frutto di decisioni condivise da tutti i gruppi che siedono in Consiglio”. Quali sono queste linee? “Le elenco per titoli: tutela della collina, attenzione alla fascia precollinare per problemi idrogeologici, riduzione da tre a due piani la residenzialità, creazione di nuove aree produttive, eliminazione delle zone produttive e speciali non realizzate negli ultimi 12 anni, potenziamento delle aree residenziali nel concentrico e nelle frazioni, creazione di una zona per insediamenti agevolati per giovani coppie ed individuazione di una zona turistica e ricettiva”. Come ha lavorato la Commissione? “Prima di prendere in considerazione la variante strutturale vera e propria – risponde il sindaco - occorre far riferimento a quattro strumenti fondamentali: il Regolamento edilizio, il Piano di assetto idrogeologico, il Piano di zonizzazione acustica ed il Piano commerciale. Siamo partiti, dunque, con il nuovo Regolamento edilizio, approvato all’unanimità nel luglio 2005. Si tratta di un insieme di norme, praticamente uguali in tutta la Regione. L’adozione si è resa necessaria anche perché il precedente Regolamento risaliva al 1970. Nel settembre del 2005 – ricorda Gosso - abbiamo adottato, sempre all’unanimità, il Piano di zonizzazione acustica. Il territorio è stato suddiviso in varie classi e l’obiettivo è che in futuro siano armonizzate le zone residenziali con quelle produttive con la creazione di zone cuscinetto. Nel febbraio 2006 abbiamo adottato all’unanimità, in concertazione con l’associazione dei Commercianti, il Piano commerciale. Purtroppo, però, la Giunta Regionale a pochi giorni dalla nostra approvazione, definì nuove regole, vanificando il nostro lavoro. Un intoppo burocratico che ci ha fatto perdere mesi preziosi. Soltanto lo scorso settembre la Regione ha fornito indicazioni definitive. Lo scorso aprile, infine, abbiamo adottato il Piano di assetto idrogeologico, basilare circa la tutela della nostra collina. Va ricordato che ciascuno di questi Piani, dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, deve essere sottoposto alla visione di cittadini, organizzazioni di categoria, enti locali, che hanno un certo lasso di tempo, generalmente 60 giorni, per inviare delle osservazioni e i suggerimenti. Lo scorso settembre, dunque, abbiamo portato in approvazione definitiva questi strumenti, escluso il Piano commerciale”. Quindi, concluso questo iter ed avute indicazioni dalla Regione per gestire il Piano commerciale, potete ora portare in adozione la variante… “Esatto – spiega ancora il sindaco Gosso - Un lavoro enorme, svolto con grande professionalità ed esperienza dall’Ufficio tecnico, che ha supportato gli architetti incaricati. La variante prevede la realizzazione di 160 mila metri residenziali, un ampliamento produttivo di oltre 230 mila metri. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale, i cittadini avranno 60 giorni di tempo per presentare osservazioni e proposte nell’esclusivo interesse pubblico. Successivamente, si andrà alla approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale, poi il documento passerà alla Regione. In attesa della convalida regionale, il nuovo Piano andrà in vigore in regime di salvaguardia”.

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