Sabato 4 maggio alle ore 21 al Teatro Civico, con ingresso gratuito, andrà in scena il nuovo spettacolo dell’associazione Mangiatori di nuvole dal titolo “Uno specchio, una spazzola e una corona di spine”, scritto e diretto da Giulia Brenna e Omar Ramero, con Ginevra Barbero, Federica Beccaria, Lorenzo Beccaria, Cristiana Brignone, Giacomo Otta, Matilda Qafaloku, Francesca Vianello, aiuto regia Anna Ballatore, costumi Irene Aimar.
Dopo il debutto “in casa”, lo spettacolo sarà portato, venerdì 10 maggio alle ore 21, al teatro Don Bosco di Cuneo, per la rassegna di teatro giovanile “Ad Astra” (ingresso 5 euro).
“Ci sono donne – spiegano gli autori - che hanno vissuto la loro vita bramando il potere, altre che se lo sono trovato tra le mani senza mai averlo desiderato; donne che l’hanno esercitato con inaudita violenza, donne potenti che erano adorate, venerate; donne che hanno saputo usare il loro fascino e i loro uomini per averlo, donne che per amore si sono arrese al potere altrui. Parliamo di Maria Antonietta, Mary la Sanguinaria, Cleopatra, Grace Kelly e Teodora: regine e principesse si raccontano, si confrontano, rivivono vittorie e traumi e trasportano nella Storia gli spettatori. L’ambientazione è essenziale, ma capace di evocare diverse situazioni grazie ad alcuni particolari. Sette giovani cuneesi, tra i 18 e i 21 anni, danno vita ai monologhi di donne fragili, forti, piegate, spietate, vinte, vittoriose”.
Dopo l’apprezzato “Campo minato di rose” l’associazione buschese torna, con lo stesso gruppo di attori, a mettere in scena figure di donne molto diverse tra loro ma accomunate dal tema portante dello spettacolo: il potere.
Dopo il debutto “in casa”, lo spettacolo sarà portato, venerdì 10 maggio alle ore 21, al teatro Don Bosco di Cuneo, per la rassegna di teatro giovanile “Ad Astra” (ingresso 5 euro).
“Ci sono donne – spiegano gli autori - che hanno vissuto la loro vita bramando il potere, altre che se lo sono trovato tra le mani senza mai averlo desiderato; donne che l’hanno esercitato con inaudita violenza, donne potenti che erano adorate, venerate; donne che hanno saputo usare il loro fascino e i loro uomini per averlo, donne che per amore si sono arrese al potere altrui. Parliamo di Maria Antonietta, Mary la Sanguinaria, Cleopatra, Grace Kelly e Teodora: regine e principesse si raccontano, si confrontano, rivivono vittorie e traumi e trasportano nella Storia gli spettatori. L’ambientazione è essenziale, ma capace di evocare diverse situazioni grazie ad alcuni particolari. Sette giovani cuneesi, tra i 18 e i 21 anni, danno vita ai monologhi di donne fragili, forti, piegate, spietate, vinte, vittoriose”.
Dopo l’apprezzato “Campo minato di rose” l’associazione buschese torna, con lo stesso gruppo di attori, a mettere in scena figure di donne molto diverse tra loro ma accomunate dal tema portante dello spettacolo: il potere.
