Busca ha fatto la sua comparsa a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019

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Cristina e Dante Bruno, nei panni della Bella Antilia e di Buscaja, nell’incantevole città dei Sassi  dopo aver preso parte all'apertura dello storico carnevale di Tricarico, reso famoso da Carlo Levi

Data:

19 Gennaio 2019

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La Bella Antilia e Buscaja ricevuti  in municipio a Matera dall'assessore Giuseppe Tragni, cui hanno fatto dono di una copia del libro
La Bella Antilia e Buscaja ricevuti in municipio a Matera dall'assessore Giuseppe Tragni, cui hanno fatto dono di una copia del libro "Buschesi"

Busca ha fatto la sua comparsa a Matera nell'imminenza dell’apertura degli eventi per la Capitale  Europea della Cultura 2019: sono stati Cristina e Dante Bruno, nei panni della Bella Antilia e di Buscaja, ad aver portato all’incantevole città dei Sassi il saluto e gli auguri della nostra città: i due, infatti, sono stati ricevuti con tutti gli onori in municipio, dall'assessore Giuseppe Tragni, cui hanno fatto dono di una copia del libro "Buschesi".

Le due maschere buschesi stanno girando l’Italia per il tour del carnevale che svolgono a tappe da diversi anni e sono stati a Matera dopo aver preso all'apertura dello storico carnevale di Tricarico (Matera). “La  festa – racconta Dante Bruno -  rievoca la tradizione della transumanza. Siamo stati accolti davvero con calore, data anche la distanza da cui arrivavamo, e addirittura il  vescovo ci ha salutati durante l’omelia della messa officiata per la festa. Insieme alle maschere antropologiche locali, costituite da Mucche, Tori, e Contadini e Nobili Conti, abbiamo cantato e ballato fino a notte fonda.  Prossimamente proseguiranno il nostro giro andando a Tufara in Molise”. 
 

Il carnevale di Tricarico, ricorda Bruno, fu reso famoso da Carlo Levi nel suo  Cristo si è fermato ad Eboli: "Il paese era svegliato, a notte ancora fonda, da un rumore arcaico, di battiti di strumenti cavi di legno, come campane fessurate: un rumore di foresta primitiva che entrava nelle viscere come un richiamo infinitamente remoto; e tutti salivano sul monte, uomini e animali, fino alla Cappella alta sulla cima .... Qui venivano portati gli animali, che giravano tre volte attorno al luogo sacro, e vi entravano, e venivano benedetti nella messa, con una totale coincidenza del rituale arcaico e magico con quello cattolico assimilante...»

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Ultimo aggiornamento: 19/01/2019 11:54