Sabato si presenta Busca città cardioprotetta

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Sabato un convegno medico e l’inaugurazione di "Persone di cuore"

Data:

30 Novembre 2017

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I volantini informativi da distribuire alla popolazione
I volantini informativi da distribuire alla popolazione
Per presentare al pubblico e inaugurare ufficialmente il progetto “Persone di cuore. Busca città cardioprotetta”, il Comune organizza per sabato 2 dicembre un convegno medico dal titolo “Una città cardioprotetta: la risposta della comunità salva la vita”, che si svolge con il patrocinio degli ordini professionali dei medici e degli infermieri, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dell’Asl CN1.
L’iniziativa è stata accolta con grande favore anche dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, sabato scorso in occasione dell’inaugurazione della Casa della Salute, che ne ha sottolineato la caratteristica di progetto pilota.

 “Il progetto – spiega il sindaco, Marco Gallo - è stato pensato dal nostro giovane consigliere comunale, studente di Medicina Jacopo Giamello, e lo abbiamo realizzato in collaborazione con  il Comitato locale della Croce Rossa Italiana. E’ stato finanziato esclusivamente da associazioni di volontariato, imprese e privati cittadini, mentre il Comune si occupa della manutenzione delle postazione e la Cri dell’organizzazione dei corsi di formazione a prezzi calmierati”.
 
Nei Paesi industrializzati l’arresto cardiaco improvviso è la causa di morte più frequente per i soggetti in età produttiva, dai 20 anni ai 65 anni, in particolare di sesso maschile. Molte vite, spesso giovani, potrebbero essere salvate se la popolazione fosse a conoscenza delle principali manovre salva-vita (BLS, basic life support) e avesse a portata di mano in pochi minuti un defibrillatore automatico esterno (DAE).
 
In Italia tutto ciò resta ancora un’utopia. Ma qui a Busca abbiamo realizzato la “città cardioprotetta”, un progetto pilota, anche per le modalità con cui si è concretizzato.

Una postazione salvavita ogni 900 abitanti, 11 in tutto, in un comune di diecimila residenti, oltre trecento dei quali già abilitati all’uso Dae (defibrillatore automatico esterno), ognuna delle quali è pubblica e accessibile 24 ore su 24 e non come negli altri casi chiusa in teca in luoghi  non aperti a tutti, un piano di formazione continua che prevede corsi periodici per insegnare al più gran numero di persone le tecniche e le manovre fondamentali della rianimazione cardiopolmonare e della disostruzione delle vie aeree. Ecco che cosa fa di Busca una città davvero cardioprotetta e un caso fra i più rari in Italia.

Per avere un termine di paragone, si può affermare che uno dei luoghi più protetti da questo punto di vista al mondo è l’aeroporto di Chicago dove una postazione salvavita è raggiungibile in due minuti, a Busca una postazione in centro città è raggiungibile in quattro minuti.  Ma non soltanto: quel che più conta è che qui si realizza anche una cultura diffusa del primo soccorso. Il tutto è stato realizzato senza spese per la pubblica amministrazione, grazie all’apporto di sponsor privati.
 
“L’Italia – spiega Giamello, che è anche istruttore volontario  BLS della Cri - non è al passo con il resto dell’Europa per la diffusione della cultura del primo soccorso. Il nostro Comune ha fra i suoi obiettivi anche quello di intervenire in questo campo. Perciò ho pensato di prendermi a cuore il problema e ho elaborato questo progetto che siamo riusciti a concretizzare grazie alla collaborazione con il comitato locale della Croce Rossa, degli sponsor privati e dei i miei concittadini,  che dimostrano spirito di solidarietà e desiderio di spendersi in prima persona, contribuendo di tasca loro alla propria formazione”.
 
Il convegno
Nel corso del convegno, che prenderà inizio alle ore 8,30 al Teatro Civico, alcuni  esperti del settore discuteranno dell'importanza dei programmi per salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco. 
Il convegno, incentrato sul tema della defibrillazione precoce e dei programmi di public access defibrillation (PAD), ha come scopo sensibilizzare gli operatori su come sia la risposta compatta di tutta la comunità, da chi assiste al malore (il “first-responder”) al medico ospedaliero, l’arma più efficace per salvare la vita di una persona colpita da attacco cardiaco.
Dopo il benvenuto del sindaco di Busca, Marco Gallo, e delle autorità invitate, il programma prevede i seguenti interventi.
Il progetto pad (pubblic access defibrillation) della città di Busca sarà illustrato dal consigliere comunale Jacopo Giamello, con lo scopo che esso possa ispirare analoghe esperienze in altre città.

Gli altri argomenti saranno:
9.30-10.00: L'importanza della defibrillazione precoce
Relatore Baldassarre Doronzo, direttore di Cardiologia dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano
 
10.00-10.30: Nue (numero unico emergenze)112: come funziona il nuovo numero unico per le emergenze
Relatore Danilo Bono, responsabile del Progetto Nue della Regione Piemonte
 
10.30-11.00: Il first responder: l'utilizzo del DAE da parte di personale laico in comunicazione con la centrale operativa dell'emergenza sanitaria
Relatore Luigi Silimbri, direttore Emergenza sanitaria territoriale 118 dell’Asl CN1
 
11.00-11.30: pausa caffè
 
11.30-12.00: Defibrillazione precoce: come cambia l’approccio al paziente in pronto soccorso
Relatore Giuseppe Lauria, direttore Medicina durgenza e Pronto soccorso  dell’ospedale Santa  Croce e Carle di Cuneo
 
12.00-12.30: Il progetto scuola: l'esperienza di informazione dei medici della Asl CN1 e Aso Santa Croce e Carle nelle scuole della provincia Granda
Relatrice Giuliana Bricco -  Cardiologia dell’ospedale Savigliano dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano
 
Durante la mattinata sarà inaugurato ufficialmente alla presenza dell'assesore regionale Alberto Valmaggia e del direttore generale dell'ASL CN1, Francesco Magni,  “Persone di cuore".

I dettagli
Si tratta di un  progetto-pilota che vuole fare di Busca il posto dove la cardioprotezione sia la normalità. “E’ innovativo – spiega ancora Giamello - e di grande impatto sociale nel campo della prevenzione per tre principali motivi: coinvolge tutta la popolazione, le postazioni DAE sono ben distribuite e di immediato accesso a tutti in  ogni momento, non comporta spese per la pubblica amministrazione, ma sono i cittadini a contribuire al proprio  addestramento per essere in grado di soccorrersi l’un l’altro”. 

“Abbiamo potuto raggiungere questo risultato –  aggiunge – vincendo la nostra scommessa di far conto sullo spirito di solidarietà ed il desiderio di spendersi in prima persona da parte dei buschesi. Ed è per merito degli sponsor privati che abbiamo potuto acquistare i DAE. Se il progetto, che rappresenta una sorta di novità nel nostro Paese, è andato in porto è grazie ai nostri concittadini, che ringraziamo di cuore”.

“Vorrei  citare – elenca consigliere comunale - tutti gli sponsor che hanno contribuito all’acquisto delle postazioni. Comincio con il Main Sponsor SAET srl di Busca, poi Granda Zuccheri, Lions Club Busca e valli, Assoimprese Busca, Farmacia San Lorenzo, Banca di Caraglio, la famiglia Chiari-Sasia, Fondazione Banca Popolare di Novara, la famiglia di Luigi Garnerone, associazione sportiva Sirius, Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano. A ciascuno di loro va un grande senso di riconoscenza”, Fitwalking Solidale Busca.

 
Dove sono i DAE

Le postazioni, dotate di allarme, si trovano nei seguenti punti strategici: all’entrata della scuola elementare in via Michelis, nei pressi della lapide ai Caduti in piazza della Rossa, nei pressi della farmacia  per la zona piazza Savoia/corso Giovanni XXIII, all’entrata della scuola media in corso Giolitti, nei pressi dell’entrata del micronido comunale in via Pes di Villamarina, all’entrata dal Palazzetto dello sport in piazzale Grande Torino, nei pressi della Casa della Salute (nuovi ambulatori Asl) in piazza Santa Maria, alla sede Croce Rossa Italiana, in corso Romita. Il progetto interessa anche le frazioni: le prime ad avere la postazione sono San Giuseppe, nei pressi del bar La Virgola, Castelletto, all’ingresso della scuola elementare, San Chiaffredo all’ingresso  della scuola elementare.

Quando si deve usare
Il DAE si deve usare nel caso in cui la persona colpita da malore non dia segni di vita. lo si deve subito accendere, per poi eseguire esattamente le istruzioni che sono date automaticamente dall’apparecchio con una voce registrata. Lo può utilizzare qualunque soccorritore, ma per essere certi di intervenire con efficacia è meglio seguire i corsi periodici organizzati dalla Croce Rossa Italiana di Busca. Informazioni: c.so Romita 52; blsd@cribusca.it – tel.340.5506757.

Prossimi corsi e costi
La partecipazione ai corsi standard di 4 ore previsti dalla Regione Piemonte e tenuti da istruttori abilitati per insegnare l’uso del defibrillatore automatico esterno (DAE) e  le manovre fondamentali salva-vita, comprese  la rianimazione cardio-polmonare e la disostruzione delle vie aeree nell’adulto, nel bambino e nel lattante (Bsld), sono aperti a tutti  al costo, calmierato grazie alla convenzione, per i residenti a Busca di 30 euro a persona. Si pensa che continueranno a essere proposti ad un ritmo mensile e, comunque, in base alle richieste. Previsti anche "richiami" periodici per corsi di aggiornamento ai già abilitati.

Costato 30 mila euro complessivamente, il progetto è stato finanziato esclusivamente da associazioni di volontariato, fondazioni bancarie, imprese, privati. Il Comune si occupa delle spese di manutenzione. Si auspica inoltre che le postazione DAE potranno essere incrementante con successive donazioni.




 
 
 
 
 

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