Busca ospita Massimo Berruti, artista del balon e dell'aereopenna

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Dal 28 dicembre in Casa Francotto una mostra d'arte e... di sport

Data:

18 Dicembre 2009

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Un'opera di Berruti: Squadra pallapugno (semiseria)
Un'opera di Berruti: Squadra pallapugno (semiseria)

Lunedì 28 dicembre alle ore 21 in Casa Francotto sarà inaugurata la mostra “Massimo Berruti e le immagini della palla pugno” con la partecipazione di Massimo Berruti. Organizzano Busca Eventi, Chelidon Project, associazione sportiva Ad Majora. L’esposizione è a cura di Ivo Vigna. Il patrocinio è del Comune di Busca, assessorati Cultura e Manifestazioni, insieme con Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Il Piemonte nuovo da sempre.
 
La mostra d'arte contemporanea, opere prime, grafica e fotografia è composta da opere di Massimo Berruti, Giorgio Caviglia, Nino Piana.

"Siamo orgogliosi - dicono gli assessori alla Cultura Marco Gallo e alle Manifestazioni Fabrizio Devalle - che la Città di Busca possa ospitare in Casa Francotto un evento come questo, di grande interesse culturale e sportivo. Questa mostra apre la stagione 2010 del nuovo spazio espositivo cittadino, che intende affermarsi fra i luoghi della culturale e del turismo d’arte provinciali”.

Presentiamo – spiega Ivo Vigna - una bella mostra con le immagini della palla pugno di Giorgio Caviglia e Nino Piana e le numerose opere del sei volte campione italiano della palla pugno, nonché artista dell’aereopenna Massimo Berruti, uomo di sport ed anche sensibile interprete di quell'arte inventata nel 1879 da Abner Peeler nello Iowa, Usa.

“Oggi Berruti utilizza aereopenne moderne, che sono il risultato di oltre un secolo di ricerche e perfezionamenti, passati per "l'Air brush" di Liberty e Charles Walkup e per "l'Aerograph" dell' l'acquarellista Charles Burdick, padre dell'aereografia moderna. Egli produsse nel 1893 un'aereopenna molto simile a quelle che fa danzare Berruti e la commercializzò con un successo straordinario nel vecchio continente.

“Da allora il mondo dell'illustrazione, della pubblicità, del modellismo, dell'arte industriale e delle avanguardie artistiche come la Pop Art, non fu più lo stesso. Ed è proprio dalla Pop Art che Massimo Berruti trae insegnamenti ed ispirazione. Le sue opere dedicate al Balon sono permeate dal realismo dinamico delle azioni tipiche del gioco, quali le torsioni dei corpi degli atleti, moderni discoboli, testimoni di un gioco antico e un po’ malinconico, che un tempo scaldava gli animi in terra di Langa.

“In mostra anche piacevoli ritratti di donna, figure ora morbide, ora spigolose, schegge di personalità rubate al pensiero, ai silenzi e ai ricordi, dai titoli come Persa nel cielo, Impatto di un sogno, Sabrina e l'immaginario. Creature di quella personalità artistica formatasi in quaranta anni di ricerca e frequentazioni, come l'anno accademico sotto la guida di Francesco Menzio, i viaggi all'estero, le mostre: dalla galleria "Cà d'oro in Venezia, alla "1492" di Milano, e ancora al "Centre International d'art Contemporaine" in Parigi e all'"Out of this World" in New York. Ma è a – conclude Vigna - Canelli che Berruti ritrova se stesso nell'intimo dell'atelier "Azzurro Cielo" ove produce e dialoga, dialoga e produce con l'aria, il guazzo, gli acrilici delle sue alchimie e con l'aereopenna a mano libera, senza impedimenti, senza maschere, è il caso di dirlo, come la sua vita…"


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