Un'opera per i giovani e per il futuro della città

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Data:

22 Dicembre 2008

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Il sindaco rivolge il saluto al pubblico
Il sindaco rivolge il saluto al pubblico
Pubblichiamo il saluto del Sindaco, Luca Gosso,  pronunciato nella serata di inaugurazione  dei restauri del Teatro Civico, sabato 20 dicembre 

Con piacere rivolgo il benvenuto alle autorità politiche, amministrative e religiose presenti ed a tutti gli invitati a questa “prima”.

Dopo venticinque anni dalla chiusura, dopo tanto impegno nella ricerca dei finanziamenti, dopo i lavori durati quattro anni, dopo le tanti difficoltà burocratiche, finalmente ci siamo.

Soltanto chi ci è passato e lo ha vissuto in prima persona può capire.

Quella che consegniamo ai cittadini questa sera è certamente l’opera più importante del mandato amministrativo, un fiore all’occhiello per la nostra città.

Raccontare in sintesi la storia di questa realizzazione non è facile, occorre ripercorrere gli ultimi mandati amministrativi della nostra Città. L’Amministrazione del Sindaco Teresio Delfino affidò l’incarico di progettazione. L’Amministrazione del Sindaco Angelo Rosso reperì i finanziamenti, quella attuale, insediata nel 2004, ha appaltato e concluso i lavori.

Realizzare un'opera pubblica non è mai semplice, ma non sarebbe stato possibile questa sera essere qui senza il fondamentale aiuto di Fabrizio Pellegrino, presidente dell’associazione Marcovaldo. Grazie ad una sua intuizione ed alla indiscussa capacità di progettare interventi siamo riusciti a prendere uno degli ultimi treni per i finanziamenti europei 2000-2006.

Il Teatro si trova in uno degli angoli più belli ed importanti di Busca. Intorno all’anno Mille fu una parte del borgo fortificato che diede origine alla nostra città. C’era anche una chiesa dedicata a San Michele, la medesima che tanti anni dopo sarà trasformata in teatro.

Traggo queste notizie dalla tesi pubblicata dall’architetto Elisa Gosso, che sul Teatro ha elaborato la sua tesi di laurea.

Successivamente, a metà del ‘600, la chiesa venne dedicata a Sant’Antonino e venne utilizzata dalla confraternita dei “bianchi” prima della costruzione della chiesa della Santissima Annunziata.

All’inizio dell’Ottocento, quando da tempo non era più utilizzata a scopi religiosi, venne acquistata dal. L’Amministrazione comunale che la trasformò in teatro sicuramente dal 1876 e funzionò con alterne fortune fino al 1928. Dopo quella data il Teatro lasciò il posto all’entusiasmo per il moderno cinema. Per i buschesi era il “cine vej”, che funzionò fino all’inizio degli anni Ottanta, poi la realizzazione del nuovo Lux e la tragedia del cinema Statuto di Torino ne segnò la fine.

Ma torniamo ai nostri giorni.

La ristrutturazione edilizia è stata curata dall’architetto Marcellino Pellegrino e dall’Ingegner Piermario Barbero ed è costata circa 900 mila euro, finanziati all’ottanta per cento con fondi europei del progetto “Montagne in scena” e per la rimanente parte con fondi comunali.

Gli arredi e le attrezzature sono costate oltre 140 mila euro, finanziati dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CRCuneo.

Tengo a ricordare anche i lavori che hanno interessato via Costanzo Rinaudo. Non potevamo aprire questa struttura senza avere restaurato anche la strada che collega il Teatro al Palazzo del municipio. Abbiamo speso 175 mila euro, contribuendo a migliorare e rendere più bello questo angolo del centro storico. Una parte significativa di quest‘intervento è arrivata grazie ad un contributo nella finanziaria 2006 proposto dall’onorevole Teresio Delfino.

Mi avvio alla conclusione con alcuni ringraziamenti.

Ai Consiglieri comunali, agli assessori con un particolare citazione, mi sia consentito, all’assessore alla cultura Marco Gallo, che questa sera fa gli onori di casa e che ha coordinato le iniziative di queste due giornate di inaugurazione.

Un grazie ed un sincero ringraziamento personale lo voglio esprimere al perito Gianni Mariano, dei Vigili del Fuoco, che ci ha seguito nel difficile l’iter del rilascio del Certificato prevenzione incendio.

Ringrazio poi Ezio Falco presidente della Fondazione CRCuneo, un grande amico di Busca e dei buschesi.

Un pensiero va poi agli amici francesi di Dignes che hanno condiviso Montagne in scena con la realizzazione di un Teatro in terra di Alta Provenza.

In ultimo, ma non certo per importanza, voglio ringraziare tutto il personale dell’ufficio Tecnico e dell’area istituzionale del Comune di Busca per la disponibilità dimostrata e la capacità professionale per superare i tanti ostacoli burocratici che sono nati in questi anni per la realizzazione di quest’opera.

Solo con la professionalità che il Comune di Busca ha la fortuna di disporre, si possono realizzare opere come questa, che ora consegniamo alla città, ai giovani ed a tutti i buschesi.

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