I Sindaci chiedono la sospensione del Semaforo antismog nei comuni di medie dimensioni

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Una lettera urgente all’assessorato regionale all’Ambiente: non cambiamo le regole nel pieno dell’emergenza pandemica. Nessuna ordinanza, per il momento

Data:

04 Marzo 2021

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La Regione, con delibera del 26 febbraio in vigore dal 3 marzo, ha esteso a tutti i comuni con più di 10.000 abitanti il “Semaforo del protocollo operativo antismog”. I Sindaci ne hanno chiesto la sospensione
La Regione, con delibera del 26 febbraio in vigore dal 3 marzo, ha esteso a tutti i comuni con più di 10.000 abitanti il “Semaforo del protocollo operativo antismog”. I Sindaci ne hanno chiesto la sospensione
Preoccupazione, unita alla massima disponibilità al confronto, con la richiesta di sospendere urgentemente i provvedimenti deliberati, è stata manifestata in una lettera spedita ieri dai sindaci delle città di Cuneo, Busca, Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo alla Regione Piemonte, assessorato all’Ambiente. La questione è quella delle recenti disposizioni introdotte dalla Regione, con delibera del 26 febbraio in vigore dal 3 marzo, “Semaforo del protocollo operativo antismog”, che prevedono il monitoraggio attivo della qualità dell’aria.

"In attesa di esaminare la documentazione appena arrivata dalla Regione - dice il sindaco Marco Gallo - e di ricevere la risposta alla nostra lettera, abbiamo deciso insieme con i miei colleghi del cuneese di non emanare alcuna ordinanza, per il momento"

Le nuove regole sono la conseguenza dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel Bacino Padano, e sono state estese pochi giorni fa a tutti i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti, oltre che ad Alba e Bra, che fanno già parte del monitoraggio attivo dall’autunno 2018.

I livelli di allerta sono assegnati dall’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Piemonte) e vanno dallo 0 verde, a 1 arancione, a 2 rosso, con conseguenti diverse limitazioni di circolazione dei veicoli. Le misure di limitazione del traffico devono essere adottate dai singoli comuni con apposite ordinanze.

La repentina entrata in vigore di queste disposizioni avrebbe imposto dall’oggi al domani l’allerta arancione ai comuni del cuneese, con il divieto di circolazione delle auto fino gli Euro 5 Diesel, compresi i veicoli commerciali fino a Euro 4, da mercoledì 3 marzo.

Ma con la lettera spedita urgentemente alla Regione se ne chiede la sospensione, mettendo in evidenza alcuni punti.

I Sindaci manifestano preoccupazione per i danni che subirebbe il comparto produttivo, già fortemente provato dalla crisi pandemica, restando disponibili per trovare soluzioni condivise nell’interesse della popolazione.

Sottolineano come il Cuneese presenti un’area montana molto coinvolta nei comuni indicati e che i provvedimenti attivati nel perdurare dell’emergenza sanitarie ed economica in atto risultano problematici soprattutto per le fasce più fragili, fra coloro che devono raggiugere le strutture sanitarie in una situazione di carenza dei servizi di trasporto pubblici e nel rispetto delle limitazioni anti-contagio. 
 
Infine, nella lettera si chiede una differenziazione che tenga conto dei territori montani all’interno dei Comuni oggetto dei provvedimenti regionali, ad esempio Valmala con Busca, Saluzzo con Castellar e Borgo San Dalmazzo con le sue tre vallate.
 
 

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Ultimo aggiornamento: 14/04/2021 12:35