E' stato bello conoscerci

Dettagli della notizia

Ieri sera nel Giardino dei sensi di Villa Ferrero l'incontro con i ragazzi richiedenti asilo che risiedono a Busca ospitati dalla cooperativa Insieme aVoi

Data:

26 Luglio 2016

Tempo di lettura:

2 min

I ragazzi protagonisti della serata con il giardiniere comunale Pietro Bortignon e il presidente della Podistica Buschese Angelo Pasero
I ragazzi protagonisti della serata con il giardiniere comunale Pietro Bortignon e il presidente della Podistica Buschese Angelo Pasero
Certe parole hanno più significato, quando le leggi scritte sopra barchette di carta sostenute dalle mani dei richiedenti asilo, che sono arrivati qui (qui a Busca, per esempio) attraverso mari tempestosi, fisici e metaforici, di ogni genere.

Le parole sono Libertà, Speranza, Pace, Lavoro, Serenità, Compassione.

Le fanno leggere ai tanti ospiti saliti al Giardino dei sensi in Villa Ferrero, sulla bella collina buschese, i sei ragazzi protagonisti della serata di ieri, lunedì 25 luglio, intitolata Conosciamoci. Sono Amadou, Ebrima, Mohamed e Keba, che arrivano dal Gambia, e  Francis e Ralf, del Ghana, i richiedenti asilo ospitati in città dalla cooperativa Insieme a Voi.

Non sono qui, questa sera,  per raccontarci le pene della loro odissea, per alcuni durata anche più di due anni, passando per l’inferno libico, ma dei loro ricordi più belli.

Perché questa è una serata di festa. L’hanno voluta gli operatori della cooperativa e l’hanno organizzata con il patrocinio della Città, rappresentata ieri dai tanti cittadini spettatori e dagli assessori Carla Eandi ed Ezio Donadio e dai consiglieri comunali Beatrice Sartore, Paolo Comba e Jacopo Giamello.
  
“Abbiamo pensato – spiega l’ideatrice dell’evento, Emile Dobreva - che sarebbe stato bello per questi ragazzi raccontare il loro Paese e se stessi ai buschesi e alle persone che li hanno accolti, donandogli ospitalità e calore. La violenza e la paura li hanno spinti a incamminarsi per un lungo viaggio verso l’ignoto. La nostra accoglienza ha appagato il loro coraggio. Ognuno di loro ci racconta un bel momento della propria vita, dell’infanzia, dell’adolescenza, un ricordo. Alcuni di loro riescono già a leggere da soli in italiano  la propria storia, altri sono aiutati, ma quel che raccontano ce l’hanno scritto anche negli occhi ”.

“Questa sera – aggiunge l’operatrice - vogliono esprimere il loro grazie a Busca, che li ha saputo accogliere con generosità, inserendoli nel volontariato attraverso i lavori utili svolti per il Comune, in particolare  insieme con il giardiniere Pietro Bortignon e gli altri operai e poi nelle associazioni sportive, dalla podistica al calcio, e nella scuola di lingua italiana”.

Tutto si è concluso con la musica, alcuni struggenti pezzi di Bob Marley molto ben interpretati da Francis, più uno adattato e dedicato espressamente a Emile,  e un ballo d’insieme, che ha chiamato in pista molti spettatori ed anche alcuni ospiti della comunità di Villa Ferrero per portatori di handicap.
 
Se la paura del terrorismo si deve batte con la cultura e ogni tentativo di inserimento autentico, qui ci stanno provando sul serio.

Immagini

Ultimo aggiornamento: